Equa riparazione: ancora sui criteri di liquidazione del danno

giudice pace 2La Corte di Cassazione Sesta Sezione Civile con sentenza 22680 del 24.9.2015 ha di nuovo affrontato il tema del criterio di liquidazione del danno da irragionevole durata del processo.

In particolare il caso trattato riguardava un giudizio dinanzi alla Corte dei Conti durato nove anni, in riferimento al quale la Suprema Corte ha affermato che nei giudizi amministrativi il danno minimo per ogni anno di ritardo eccedente i primi tre   deve essere pari di massima a € 500,00, salve diverse valutazioni nei singoli casi concreti.

Ecco la breve motivazione contenuta nel sito della Cassazione

Cass. Civ. 22680-2015

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Il procacciatore d’affari ha diritto alla provvigione?

locazione 1La Sezione Seconda della Corte di Cassazione con ordinanza n. 22558 del 4.11.2015  ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite di un ricorso sulla questione – oggetto di contrasto – se il procacciatore d’affari, quale mediatore atipico, abbia diritto alla provvigione in difetto d’iscrizione al ruolo dei mediatori.

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Immissioni e risarcimento danno non patrimoniale

immissioni 1In caso di immissioni che superino la soglia di tollerabilità, è dovuto il risarcimento del danno alla persona anche in assenza di un pregiudizio alla salute, a condizione che risulti leso il diritto al normale svolgimento della vita familiare all’interno della propria casa di abitazione e alla libera e piena esplicazione delle proprie abitudini di vita quotidiane, anche in ragione del rilievo che al diritto al rispetto della propria vita privata e familiare viene attribuito dall’art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione Terza Sezione Civile con sentenza n. 20927 del 16.10.2015. Di seguito il link per leggere la motivazione sul sito della Suprema Corte.

Cass. Civ. 16.10.2015 n. 20927

 

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PEC e Corte dei Conti: pubblicate le regole tecniche e operative

corte contiSulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 3.11.2015 é stato pubblicato il Decreto del Presidente della Corte dei Conti del 21 ottobre 2015 recante “Prime regole tecniche ed operative per l’utilizzo della posta elettronica certifi cata nei giudizi dinanzi alla Corte dei Conti”.
Il Decreto si caratterizza per l’estrema snellezza e chiarezza delle norme: solo per fare un esempio che interessa molto agli avvocati vi é l’art. 8 che detta una disciplina delle notifiche a mezzo posta elettronica certificata che se fosse estesa al processo civile risolverebbe quasi tutti i problemi.

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Tenuità del fatto e art. 34 D.Lvo 274/2000

giudice pace 1Le Sezioni unite della Corte di Cassazione hanno affermato che, nel procedimento davanti al giudice di pace, dopo l’esercizio dell’azione penale, Ia mancata comparazione in udienza della persona offesa, ritualmente citata ancorchè irreperibile, non é di per se di ostacolo alia dichiarazione di particolare tenuità del fatto, in quanta l’opposizione prevista come condizione ostativa dall’art. 34 comma 3 d.lgs. 28 agosto 2000, n. 274, deve essere necessariamente espressa e non può essere desunta da atti o comportamenti che non abbiano il carattere di una formale ed inequivoca manifestazione di volontà in tal senso. Trattasi della sentenza n. 43264 pubblicata il 27.10.2015.

Segue il link alla motivazione dal sito della Corte di Cassazione

Cass. Pen SU n. 43264 del 2015

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Elezioni Consiglio dell’Ordine di Avezzano: Lista n. 1 Avvocatura Attiva

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Ministero Giustizia: circolare sul PCT del 23.10.2015

corsia telematica 4Sul sito del Ministero di Giustizia é stata pubblicata la circolare del 23.10.2015 “Adempimenti di cancelleria relativi al Processo Civile Telematico”

 

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La Suprema Corte sulla responsabilità medico-chirurgica

medico chirurgoCon una interessante sentenza, la n. 21090 del 2015, pubblicata il 19.10.2015, la Terza Sezione Civile della Suprema Corte é tornata a pronunciarsi sul tema della responsabilità medica. In particolare la Corte ha fissato il seguente principio di diritto: “In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, l’osservanza da parte di un nosocomio – pubblico o privato – delle dotazioni ed istruzioni previste dalla normativa vigente per le prestazioni di emergenza non è sufficiente ad escludere la responsabilità per i danni subiti da un paziente in conseguenza della loro esecuzione, essendo comunque necessaria l’osservanza delle comuni regole di diligenza e prudenza”.

Ecco il link per leggere la motivazione reperita sul sito della Corte di Cassazione:

Cass. Civ. 21090 del 2015

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Braccialetto elettronico e sua indispensabilità

braccialetto elettronicoLa Prima Sezione penale della Corte di Cassazione con sentenza n. 39529 ud. 10/09/2015 – deposito del 30/09/2015 ha affermato, in tema di arresti domiciliari, che la prescrizione relativa all’adozione del c.d. “braccialetto elettronico” non attiene al giudizio di adeguatezza della misura, ma alla verifica della capacità dell’indagato di autolimitare la propria libertà di movimento; ne discende che, se ritenuta dal giudice la idoneità della misura domiciliare a soddisfare le concrete esigenze cautelari, è illegittimo il provvedimento che subordina la scarcerazione alla disponibilità ed alla effettiva attivazione del dispositivo elettronico, dovendo il detenuto, in caso di indisponibilità del “braccialetto”, essere controllato con i mezzi tradizionali.

La motivazione sul sito di detta Corte: ecco il link

Cass. Pen. 39529-2015

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Procedimento disciplinare pubblico impiego: termini.

sanzione disciplinare 1La data di acquisizione della prima notizia dell’infrazione – ai fini del decorso del termine entro cui deve concludersi, a pena di decadenza, il relativo procedimento – coincide con quella in cui la notizia è pervenuta all’ufficio per i procedimenti disciplinari, o, se anteriore, con la data in cui la notizia stessa è pervenuta al responsabile della struttura in cui il dipendente lavora. Il principio di diritto è stato fissato dalla corte di cassazione 4° Sezione Lavoro con sentenza n. 20733 del 14/10/2015.

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Tabella dei quorum per le delibere delle assemblee dei condomini

La tabella che segue é aggiornata alla riforma del condominio attuata con la L. 220/2012 e con le successive modifiche introdotte dal D.L. 145/2013 convertito con L. 9/2014.

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Continenza di cause e criterio della prevenzione in caso di riassunzione

imagesIl processo riassunto a norma dell’art. 50 c.p.c. continua davanti al giudice competente, sicché, ai fini dell’applicazione del criterio di prevenzione, di cui all’art. 39, comma 2, c.p.c., in caso di continenza di cause, il tempo di inizio è quello dell’atto introduttivo proposto davanti al giudice incompetente, senza che abbia rilievo la successiva data di notificazione della comparsa di riassunzione.

Lo ha stabilito la Sesta Sezione della Corte di Cassazione con ordinanza n. 19773 del 02/10/2015. Di seguito il link al sito della Suprema Corte per leggere il provvedimento.

Cass. Civ. Sez. VI 19773 del 2.10.2015 (ord)

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